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Subirrigazione su mais e vite

Perché scegliere la subirrigazione nella coltivazione di mais e vite

Per ottimizzare le tue coltivazioni di mais e vite è fondamentale sfruttare al meglio il potenziale dell'impianto di irrigazione. L'installazione di un innovativo impianto di irrigazione a goccia in subirrigazione ti offre un controllo senza precedenti in tutte le fasi produttive, oltre a risparmio idrico, uniformità di distribuzione dell’acqua e dei nutrienti direttamente alle piante. Scopriamo insieme perché è fondamentale cambiare approccio all’irrigazione del mais e della vite e mettere al centro della tua strategia la goccia per ottenere maggiore produttività e reddito.

Cosa significa Subirrigazione e come viene utilizzata questa tecnica per irrigare?

Per Subirrigazione si intende una tecnica d’irrigazione di precisione che consiste nell’interramento delle ali gocciolanti a una certa profondità, in funzione delle caratteristiche fisiche del suolo e della profondità degli apparati radicali della coltura che si desidera irrigare.

La tecnica della subirrigazione si sta diffondendo sempre di più in agricoltura specializzata, grazie alla meccanizzazione per l’installazione, allo sviluppo di gocciolatori sempre più protetti dal rischio di penetrazione delle radici, ai sistemi di filtrazione sempre più efficienti, alla possibilità di automatizzare la pulizia dell’impianto e di monitorare il sistema attraverso l’impiego di misuratori di flusso.

Perché scegliere la subirrigazione per le tue colture?

La subirrigazione è un tipo di impianto di irrigazione che viene installato in prossimità delle radici della pianta. Questo garantisce una notevole uniformità di distribuzione dell’acqua e lungo l’intero impianto di irrigazione e un effettivo risparmio di acqua, senza ingombrare le operazioni colturali.

Oltre a dare acqua alle colture con le giuste proporzioni è possibile sfruttare la subirrigazione per fornire nutrienti alle piante. La fertirrigazione permette infatti di fornire il giusto apporto degli elementi nutritivi poco mobili nel terreno (per es. fosforo e potassio) proprio in prossimità della parte assorbente dell’apparato radicale. Il tutto avviene con la coltura in atto, questo permette di non avere drenaggio dei fertilizzanti in falda e di incrementare l’efficienza nell’assimilazione dei nutrienti.

Tali pratiche sono bilanciate, in termini di impegno operativo, dalla scarsa necessità di manodopera. L’uso corretto di contatori volumetrici per verificare le portate totali o istantanee corrette è un ottimo mezzo di verifica e controllo. Programmare le manutenzioni consente infine di ottimizzare il fabbisogno di manodopera.

6 motivi per scegliere la subirrigazione

Coltivare in modo sostenibile, con la goccia è possibile. Lo confermano le recenti ricerche sull’Agricoltura Rigenerativa indicano la subirrigazione come sistema ottimale e virtuoso da abbinarsi alla gestione del suolo in minima lavorazione o semina su sodo.

I punti di forza:

  1. Uso razionale dell’acqua
  2. Tecnologia, alta efficienza d’uso (90-95%)
  3. Nessuna alterazione fisica del suolo, assenza di impatti e fenomeni erosivi
  4. Apporto di nutrienti senza mezzi meccanici
  5. Applicazione in ambito collinare
  6. Ripristino della vitalità del suolo (agroecosistema)

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Mais e vite: vantaggi e benefici della Subirrigazione

Se confrontiamo mais e vite possiamo evidenziare i pregi della subirrigazione su entrambe le colture, ben diverse per fabbisogni e gestione agronomica. Ne abbiamo già parlato con i nostri agronomi in due articoli: uno dedicato ai vantaggi e benefici dell'irrigazione a goccia per una viticoltura di qualità e l'altro focalizzato sul tema dell'irrigazione e fertirrigazione del mais.

Nel caso del mais, conoscendo in fase preliminare la tipologia di struttura del suolo, andremo a interrare le ali gocciolanti a 25-35 cm al fine di creare un banco omogeneo di suolo umido alla profondità voluta, dove si concentrano i capillizi radicali.

La distanza tra le ali gocciolanti varia da 80 cm a 1 m e si consiglia la posa con l’aiuto dei sistemi satellitari. L’ala gocciolante autocompensante più usata è DripNet di Netafim, nei modelli adatti alla subirrigazione dotati di sistema anti-sifone (AS) e di protezione dall’intrusione delle radici in ossido di rame (XR).

Nel caso della vite interreremo invece una sola ala gocciolante per filare alla distanza di circa 30-40 cm dal filare stesso e alla profondità di 35 cm. In questo modo si crea una striscia bagnata continua localizzata al volume di suolo maggiormente colonizzato dai capillizi della vite.

La scelta ricade in questo caso su UniRam™, ala autocompensante con sistemi anti-sifone (AS), dotata di protezione dall’intrusione delle radici, grazie alla mescola con ossido di rame (XR).

Nello specifico UniRam™ AS XR, rende la subirrigazione applicabile anche nel biologico, è l’ala più resistente all’occlusione mai realizzata e tra le soluzioni più performanti della gamma Netafim.

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L’irrigazione in subirrigazione è uno strumento agronomico che promuove produttività e qualità ed è quindi uno strumento di redditività per l’azienda agricola. Netafim dimensiona, progetta e installa gli impianti irrigui in subirrigazione e fornisce supporto tecnico e agronomico per una miglior gestione dell’impianto irriguo.