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L'importanza dell'acqua per l'olivo

L'importanza dell'acqua per l'olivo

L’acqua è una delle variabili agronomiche più importanti per influenzare positivamente resa e qualità delle produzioni olivicole.

Sono infatti luce e disponibilità di acqua ad essere cruciali per la produttività e influenzano chiaramente la qualità dell'olio d'oliva. Questa importante relazione conferma che per ottenere produzioni da reddito e alta qualità organolettica degli oli, l’olivicoltura deve utilizzare tutti gli strumenti agronomici a disposizione, tra questi l’irrigazione.

Rinnovare una storia millenaria

Da millenni l’Olivo abita e si evolve nel bacino del Mediterraneo, per secoli si è coltivato basandosi su pratiche dettate dalle abitudini. Irrigare non rientrava tra queste. Inoltre sono note le capacità di adattamento dell’olivo alla carenza idrica, ma quando la risorsa idrica è disponibile l’olivo riceve delle stimolazioni che tendono, in una prima fase, alla promozione dello sviluppo vegetativo, al suo accrescimento e infine alla produzione. L’obiettivo di una Olivicoltura Moderna, deve essere quello di avere piante in equilibrio tra la vegetazione e la produzione, che siano in grado di sostenersi e di affrontare le avversità. L’acqua è un forte promotore della produzione, i vantaggi sono numerosi purché ci si attenga ai fabbisogni idrici minimi della pianta, senza eccessi.

Irrigazione a goccia: la tecnica eletta

L’irrigazione a goccia crea la disponibilità idrica positiva che mantiene le foglie capaci di termoregolarsi e funzionali per la fotosintesi. Inoltre l’irrigazione aumenta il numero e la lunghezza dei germogli e degli internodi, il diametro del fusto, la lunghezza e la densità delle radici. Alla migliore e più diffusa distensione dei germogli, si aggiunge l’aumento del numero d’infiorescenze e l’aumento della percentuale di allegagione dei frutti. Importante la diminuzione dell’incidenza di aborto nell’ovario e cascola delle drupe. L’accrescimento dell’oliva in condizioni irrigue ha andamento pressoché lineare fino quasi all’invaiatura: l’irrigazione aumenta il volume del nocciolo e della polpa alla raccolta. Tutto questo significa che l’irrigazione a goccia è la tecnica agronomica eletta per avere più produzione tutti gli anni.

Una goccia per giovani e vecchi

Irrigando correttamente un oliveto giovane o in fase di allevamento abbiamo rapido sviluppo vegetativo e si anticipa l’entrata in produzione con riduzione delle condizioni che innescano l’alternanza produttiva. È favorito lo sviluppo di un’abbondante rete di radici assorbenti nella zona bagnata dai gocciolatori. Irrigare un oliveto maturo produttivo, oltre alla riduzione dell’alternanza produttiva, porta vantaggi nella produzione di olive e di olio su oliveti irrigati con incrementi di produzione di olive che possono raggiungere il 100% o più.

Un modello a cui riferirsi

La Moderna Olivicoltura tende ad un modello di riferimento che vede sesti di 6x5 o 5x5 metri con almeno 330-400 piante per ettaro, irrigati a goccia in subirrigazione, con inerbimento (poiché l’irrigazione riduce la competizione per l’acqua), potatura biennale dato che l’irrigazione (come la potatura) promuove il rinnovo della vegetazione e con raccolta meccanizzata. L’irrigazione a goccia in subirrigazione è il cardine di questo nuovo modello di olivicoltura da reddito.